Brioni: una tradizione sartoriale con radici profonde

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    30 giugno 2025

    Brioni: una tradizione sartoriale con radici profonde

    Il prestigio della clientela Brioni testimonia non solo l’abilità dei suoi maestri sarti, ma anche una ricchezza di conoscenze locali radicate nel tempo. I segreti della sartoria in “stile romano” affondano infatti le radici nelle boscose colline dell’Abruzzo e nella tradizione artigianale tramandata di generazione in generazione. 

    Indossati da James Bond sul grande schermo e da personalità come Barack Obama e Nelson Mandela nella vita reale, gli abiti su misura Brioni raggiungono regolarmente un pubblico globale di milioni di persone. Eppure, la fama internazionale è ben lontana dalla quiete della cittadina collinare del sud Italia in cui questi capi prendono vita, in una regione che vanta una tradizione sartoriale secolare.  

     

    La maestria sartoriale di Brioni è profondamente radicata in Abruzzo, patria di numerosi maestri sarti che nella prima metà del Novecento trovarono successo a Roma, dove Nazareno Fonticoli e il suo socio Gaetano Savini fondarono il marchio. “Possiamo dire con certezza che lo ‘stile romano’, affermatosi tra gli anni ’30 e ’50, abbia origine proprio in Abruzzo”, afferma Angelo Petrucci, Capo Maestro Sarto e Direttore del Design Prodotto di Brioni. “E ancora oggi, proprio quella tradizione locale è un caposaldo per Brioni”.  

     

     

    Imparare il mestiere da una generazione all’altra

    Ogni abito su misura Brioni è il risultato del lavoro di almeno 220 persone, ciascuna specializzata in un’unica fase della produzione. Una giacca può richiedere fino a 12.000 punti di cucitura, di cui solo il 17% sarà visibile esternamente, e viene stirata almeno 80 volte durante il processo di creazione. Questo mestiere richiede non solo passione per la sartoria, ma anche volontà di imparare fin dalla giovane età. 

    “Bisogna iniziare prima dei 20 anni, altrimenti le mani non saranno abbastanza sensibili: occorre sviluppare una sensibilità per il tessuto”, sostiene Angelo Petrucci, entrato in Brioni come apprendista da adolescente. Servono fino a quattro anni per apprendere le competenze di base nel cucito, nella sartoria e nel taglio dei vari tessuti, e almeno il doppio per diventare maestro sarto. Per garantire la trasmissione di queste competenze, Brioni ha contribuito nel 1985 alla fondazione di una scuola di alta sartoria a Penne, la Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli, con l’obiettivo di formare le nuove generazioni e preservare una tradizione artigianale unica.  

    La natura esclusiva e la qualità impareggiabile di un abito Brioni rappresentano la chiave del suo fascino duraturo e il motivo per cui la sartoria su misura Brioni oggi è attuale proprio come 70 anni fa. A differenza dell’abbigliamento prêt-à-porter, non esistono limiti in termini di stile, di materiali o di modifiche degli abiti, e i maestri sarti sanno offrire consigli preziosi e anche qualcosa di più. “La raffinata sartoria Brioni custodisce tanti segreti e ricorre a diverse tecniche per modificare l’aspetto della persona che indossa un nostro abito, che può sembrare ad esempio più alta o più snella”, rivela Petrucci, che ha preso le misure a ben 40 capi di Stato. Possiamo migliorare l’aspetto di chi indossa un abito e renderlo persino più affascinante. E questo è importante se la persona che vestiamo deve apparire davanti a un pubblico televisivo, alla stampa o partecipare a un incontro cruciale, rende più sicuri di sé”. 

    Un abito per ogni forma e per ogni desiderio 

    Fondamentale è anche il fatto che ogni abito Brioni veste in modo impeccabile. L’utilizzo di fibre naturali fa sì che, dopo appena due ore dalla prima indossatura, il tessuto si adatti perfettamente alla conformazione del corpo di chi lo indossa. “Un abito Brioni è come una seconda pelle”, sostiene il Capo Maestro Sarto della Maison. “Quando si alza un braccio o una spalla, si muove solo quella parte della giacca, il resto resta fermo… E se conservato nell’armadio per 20 anni, l’abito vestirà ancora come il primo giorno”. Un elemento essenziale di questa qualità duratura risiede nella struttura interna della tela, a cui sono fissate la fodera e il tessuto esterno, e che nel tempo è stata profondamente innovata. Quindici anni fa, i sarti potevano scegliere tra meno di dieci tipi di tela. Oggi invece ne esistono quasi 60, grazie al progresso tecnologico e in risposta alle nuove esigenze della clientela. 

    Questa capacità di creare un prodotto di qualità insuperabile, modellato sulle scelte peculiari di ogni cliente, è ciò che rende un abito Brioni un oggetto del desiderio nel XXI secolo. O, come scrisse un cliente: “Ciò che rende Brioni un marchio meraviglioso è che diventi tu stesso stilista dei tuoi abiti e puoi realizzare ogni tuo sogno”. 

     

     

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